Il mandala femminile by Tsultrim Allione

autore:Tsultrim Allione
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-04-28T12:00:00+00:00

Nel 2004, dopo un tour di insegnamento in Europa, mio marito Dave e io abbiamo visitato la Sicilia. La seconda sera, nella bellissima Selinunte, nel sudovest della Sicilia, dopo cena ci è stato offerto un vino da dessert, come omaggio del ristorante. Il vino era di colore oro, quasi arancione, e aveva davvero un sapore di oro liquido, con note di albicocca e il gusto del sole del Sud. Ne siamo stati conquistati e abbiamo chiesto da dove venisse. Il cameriere, visibilmente soddisfatto, ci ha detto che proveniva dall’isola di Pantelleria, e che si chiamava Passito di Pantelleria. Ci siamo subito guardati negli occhi, e abbiamo deciso che un giorno avremmo visitato quell’isola, così a sud che nelle giornate limpide si vede l’Africa. Qualche anno dopo, tornati in Italia, seguendo il profumo del Passito di Pantelleria abbiamo compiuto il breve volo per l’isola da Palermo. L’indomani, nel bar in piazza, ho chiesto informazioni sulle case in affitto, e il proprietario mi ha detto di averne una disponibile su un lago chiamato Specchio di Venere. Mi è piaciuto molto il nome e abbiamo deciso di vederla.

Il proprietario del caffè ci ha portato in auto su una strada stretta e piena di tornanti, a picco sulle scogliere e sul mare blu cobalto. A una quindicina di minuti di strada dal principale centro abitato, abbiamo attraversato una parete di roccia larga più o meno cinquecento metri che separa il mare da un lago turchese perfettamente rotondo. Questo lago si trova nel cratere di un vulcano spento ed è alimentato da sorgenti di acqua calda che sgorgano su un lato; è profondo circa un metro e mezzo, con il fondo di sabbia bianca, e descrive un cerchio perfetto. Sembrava surreale, e la casa era altrettanto incantevole, una piccola costruzione in pietra ricoperta di buganvillea fucsia, con porte ad arco, una terrazza esterna con vista sul lago e un terreno privato ai margini di un campo pieno di capperi in fiore. Siamo rimasti lì per dieci giorni, andandocene beatamente in giro tra il lago e il mare. E da allora, ogni volta che penso alla forma rotonda della famiglia vajra e alla natura riflessiva della saggezza dello specchio, mi torna sempre in mente lo Specchio di Venere e, naturalmente, il sapore del Passito di Pantelleria.

Anche se uno specchio può essere molto piccolo, come quelli che si tengono in borsa, per esempio, è comunque in grado di riflettere la luna, o addirittura una catena montuosa. La saggezza dello specchio esprime questa vasta presenza riflessiva, che può accogliere tutto e vedere ogni cosa con chiarezza. Nella tradizione tibetana, quando un insegnante parla della natura della mente, a volte tiene in mano un piccolo specchio rotondo e dice qualcosa come: «Guardate qui. Questa è la vostra mente. Questa è la natura della vostra mente». Ricordate il consiglio ricevuto da Naropa di “guardare nello specchio della mente, la casa misteriosa della dakini”? In un riflesso sull’acqua o nell’immagine che vediamo in uno specchio, ci rendiamo conto che nulla ha una consistenza reale, e che tutto è illusorio.

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